La duchessa Margherita Paleologo nata a Pontestura

Pontestura (AL), sabato 18 maggio 2013, ore 16.30

Un folto ed interessato pubblico è intervenuto al Teatro Verdi – in occasione della Rassegna Riso & Rose – per la presentazione del libro Margherita Paleologo, una protagonista del Rinascimento edito dal circolo culturale “I Marchesi del Monferrato”. Il presidente Roberto Maestri ha saputo tener viva l’attenzione dell’uditorio narrando dapprima la biografia dagli aspetti romanzeschi di Margherita Paleologa, che portò in dote il marchesato di Monferrato al principe di Mantova Federico Gonzaga grazie al matrimonio avvenuto nel 1531. Il libro, un bel volume di oltre 300 pagine, raccoglie quattordici contributi scritti in prevalenza da docenti di storia e da specialisti nella storia dell’arte. L’attenzione del pubblico si è particolarmente incentrata sull’ampio saggio di Giuliano Giorcelli dal titolo Pontestura al tempo di Margherita Paleologa, nata in quel castello, elaborato sulla base dei documenti custoditi nel locale Archivio storico comunale. In 19 brevi capitoli viene rievocata l’organizzazione della comunità e la vita della gente intorno al 1550, in anni turbolenti che registrarono anche nelle nostre zone diversi episodi della guerra tra Francesi ed Imperiali terminata solo nel 1559 con la pace di Cateau-Cambresis. A questo proposito il relatore ha posto in luce interessanti e sorprendenti analogie tra quegli avvenimenti in apparenza ormai tanto lontani ed alcuni problemi di attualità nella società di oggi. Termina lo scritto un’utile nota che riporta il valore delle antiche unità di misura comparate con quelle attualmente in uso ed aiuta a districarsi nel campo delle varie monete adoperate a quel tempo; una chiave utile non solo per comprendere vari aspetti di tale saggio, ma anche tutte le notizie di carattere economico presenti nelle opere che parlano del Monferrato in quell’epoca.
Tra i partecipanti all’incontro il Sindaco di Pontestura Franco Berra, i primi cittadini di Ozzano e Camino ed il presidente di Mon.Do. Matteo Vernetti.

Ad aprire la giornata l’inaugurazione della mostra di pittura Visto ed immaginato: il castello di Pontestura, dedicata al secolare maniero scomparso nell’Ottocento. Il tema allude alle raffigurazioni del castello ad opera di artisti che lo videro nel Seicento e nel Settecento, tra le quali su tutte spicca un disegno veramente suggestivo (ripreso probabilmente dal vero) durante l’assedio di Pontestura da parte delle truppe spagnole nel 1630. Ma sono anche presenti, per la prima volta fuori dalla loro sede di Torino grazie alla cortesia della fondazione Accorsi-Ometto, quattro vedute di questo castello riprese da differenti angolazioni dal pittore di corte dei Savoia Angelo Cignaroli sul finire del Settecento. Tra coloro che in tempi moderni hanno immaginato il castello segnaliamo un grande quadro attribuito a Luigi Romanello, attivo nella prima metà del Novecento e capostipite di una famiglia di pittori e decoratori ben noti nella zona. Vivaci note di colore nelle opere attuali di Renato Pugno, che propongono il castello ed alcuni scorci dell’antica Pontestura rielaborati sulla base di una rigorosa documentazione storica.

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