Listen to the Voice of Villages

Le aree rurali di Alessandria

Listen to the Voice of Villages è un progetto di durata triennale (2009-2011) che ha come obiettivo proprio la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità turistiche dei territori rurali con il fine di migliorare le performance, senza però, sacrificarne l’unicità culturale.
I territori rurali si trovano spesso a fronteggiare numerosi problemi legati allo spopolamento. A spostarsi somo soprattutto le fasce più giovani della popolazione in cerca di maggiori e migliori  possibilità di lavoro. Il turismo rappresenta uno dei settori cruciali sia per le prospettive di crescita delle zone rurali, sia per la potenziale creazione di posti di lavoro; inoltre, uno sfruttamento sensibile delle potenzialità turistiche contribuisce a mantenere e preservare il patrimonio artistico e culturale delle realtà locali.
I comuni della provincia di Alessandria interessati sono ventisette, con una popolazione di oltre trentamila persone, alla ricerca di maggiore visibilità in collaborazione con partner europei. A queste realtà territoriali si aggiungono attività ricettive, commerciali, artigianali inserite in un contesto economicamente rilevante con un patrimonio turistico e ambientale da potenziare e valorizzare.

Il progetto si è concretizzato con la realizzazione di due itinerari:
uno ad Ovest di Alessandria, “I confini del Marchesato di Monferrato”,
e uno ad Est, “Marengo, tra papa Ghislieri e Napoleone Bonaparte”,
Gli itinerari sono stati realizzati dal Circolo culturale “I Marchesi del Monferrato” partner culturale del progetto, grazie alla collaborazione dei soci Massimo Carcione, Simona Dinapoli, Nadia Ghizzi, Roberto Maestri, Carlo Ponzano, Lucia Zanaboni.

Alessandria è storicamente caratterizzata dal fatto che la sua provincia le ha sempre riconosciuto con grande difficoltà il ruolo di capoluogo; i sei Comuni così detti “centro-zona”, cioè Casale Monferrato, Valenza, Tortona, Novi Ligure, Ovada e Acqui Terme hanno tutti avuto per diverse ragioni storico-politiche una storia diversa e in molti casi più antica e prestigiosa di Alessandria. Per questa ragione la gran parte dei Comuni della provincia si sentono e si definiscono appartenenti alle diverse aree che rispettivamente fanno riferimento a questi centri, per ragioni di comunanza storica e amministrativa, ma anche per ragioni più tradizionali come le Diocesi o i mercati, o più recentemente per motivi istituzionali come i comprensori regionali, i diversi consorzi amministrativi o le reti di biblioteche. Paradossalmente, invece, Alessandria non ha mai avuto un suo vero e proprio territorio di riferimento, benché ci sia tutta un’area identificabile con la bassa Valle del Tanaro e le prime colline circostanti ad essa che anche solo per necessità gravita sul capoluogo; il fatto poi che il Comune abbia un territorio così vasto, con numerose frazioni anche di dimensioni rilevanti determina un rapporto controverso e non sempre felice anche tra il centro città e il suo contado. Se si vuole trovare una giustificazione storica a questo strano fenomeno è sufficiente guardare le antiche carte politiche di quest’area, dalle quali si può vedere facilmente che il confine del Marchesato del Monferrato contornava da tre lati e molto da vicino la città, che per gran parte della sua storia è invece stata sottomessa a Milano e alle sue diverse Signorie italiane o straniere. Nondimeno, ci sono tutta una serie di forti legami storici tra le frazioni e i Comuni che gravitano su Alessandria e il capoluogo, e che trovano quasi sempre un riscontro nel suo sistema museale cittadino: S. Pio V a Bosco Marengo, Napoleone a Marengo, Giuseppe Borsalino a Pecetto di Valenza, Carlo Carrà a Quargnento, per arrivare a Carlo Leva a Bergamasco. Se poi si aggiungono altri più antichi e altrettanto importanti riferimenti, come il sito romano di Villa del Foro, il ciclo di affreschi medioevali di Frugarolo o l’abbazia aleramica di Sezzadio, ma soprattutto il sistema di fortezze sette-ottocentesche che la contorna, ci rendiamo conto che i dintorni di Alessandria hanno un appeal turistico di grandissima rilevanza e interesse.

Dopo la realizzazione di diversi tavoli di lavoro tra i Comuni nei mesi invernali, un successivo bilancio sull’attuazione del progetto pilota verrà fatto a marzo 2011 ad Alessandria nell’ambito del convegno internazionale sul turismo sostenibile nelle aree rurali.
Al seminario parteciperanno amministratori ed esperti del settore delle regioni europee coinvolte nella rete: la Provincia di Trento, la Slovenia, la Provincia di Bohemian Switzerland nella Repubblica Ceca, la Regione Opolskie in Polonia, il Distretto di Forcheim in Germania, l’Università di Vienna in Austria.
Tra aprile ed ottobre poi, verranno sperimentate le potenzialità turistiche individuali e promozionali, e la sostenibilità del progetto.

Pagina della Vital Villages Association ( clicca )
Pagina dell’Agenzia LAMORO sul progetto Listen ( clicca )
Presentazione del progetto ad Alessandria ( clicca )