Secondo Ottone
a cura di ROBERTO MAESTRI
La nascita di Secondo Ottone detto Secondotto deve essere riportata al 1360; infatti, egli ha 12 anni quando muore il padre; probabilmente la scelta del nome è in onore di San Secondo, patrono della città di Asti,
Il testamento di Giovanni II stabilisce che Secondotto rimanga sotto la tutela dello zio Ottone di Brunswick e del conte Amedeo VI di Savoia fino al compimento dei 25 anni; nel caso in cui egli muoia senza figli, il potere deve passare al fratello Giovanni e poi, se necessario, al terzogenito Teodoro od al quartogenito Guglielmo, salvo che, nel frattempo, qualcuno di loro scelga la carriera ecclesiastica. A ciascuno dei tre fratelli minori deve essere assegnato un appannaggio costituito da località del Marchesato, comprese alcune parti di Alba, di Mondovì e dei redditi di Asti, per le quali essi devono in ogni modo riconoscere l’autorità del tutore e di Secondotto.
Il 25 marzo 1376, si celebra il matrimonio tra Ottone di Brunswick e la regina di Napoli Giovanna I d’Angiò. Tale unione comporta per Ottone nuove e importanti attenzioni lontano dal Monferrato, venendo ad influire negativamente sulle sorti del Marchesato e sui figli di Giovanni II, dei quali egli conserva la tutela.
A seguito del matrimonio, il 2 agosto 1377, di Secondotto con Violante (1354 – † 1386), figlia di Galeazzo Visconti, si profila un’alleanza Monferrato-Milano contro Savoia-Acaia. Dopo l’occupazione di Asti da parte del fratello di Ottone di Brunswick, Secondotto chiede aiuto al cognato Gian Galeazzo Visconti per riconquistarla. Nel febbraio 1378 essi attaccano Asti, depongono l’usurpatore e si spartiscono il potere. Ma l’accordo non regge e Gian Galeazzo ha il sopravvento sul debole cognato. Secondotto, forse pensando di essere in pericolo, abbandona il Monferrato per una destinazione a noi ignota. Il 16 dicembre dello stesso anno, egli, durante una sosta a Langhirano nel Parmense, viene assassinato, a seguito di un alterco, da uno stalliere che pare essere un sicario inviato da Gian Galeazzo. Come riferisce Benvenuto Sangiorgio, nella sua Cronica, il corpo di Secondotto è portato a Parma e sepolto nella chiesa principale della città.
Secondotto è giudicato negativamente da tutti gli storici. Non solo debole ed inetto, ma anche violento e dissoluto.
Il potere passa così automaticamente nelle mani del giovane Giovanni III, mentre Ottone di Brunswick si precipita da Napoli in Monferrato per occuparsi dei problemi provocati della nuova situazione politica e dal malcontento delle popolazioni sottoposte ai soprusi del defunto Marchese. Ottone tratta con Gian Galeazzo Visconti, tentando di recuperare Asti, con interposti uffici dell’imperatore Venceslao, ma senza ottenere alcun risultato.