Ambiente ed Ecologia
Esempi concreti di come si possa coniugare la Storia, la Cultura, l’Ecologia ed il Turismo nel Monferrato.
di Claudio Martinotti
Qualche tempo fa il Gruppo Gevam Onlus ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con il Circolo Culturale “Marchesi del Monferrato”, primo caso in Italia nel quale un’associazione ambientale (tecnico-operativa) si allea ad un’associazione storico culturale, per ricercare sinergie e modalità progettuali e di approccio multidisciplinare, su ricerche ed obiettivi condivisi, che abbinino la Cultura Storica con la Tutela Ambientale.
Il presupposto concettuale e valeriale che ci ha ispirato è semplice: se agendo capillarmente sul territorio, comunicando frequentemente con la popolazione con iniziative semplice tramite conversazioni amichevoli e convegni semplificati, facciamo loro conoscere la Storia locale e le tracce storiche sul territorio, favoriamo l’identità comunitaria e la conoscenza del territorio, e di conseguenza induciamo un maggior rispetto per l’ambiente nel quale si vive abitualmente.
Un paio di esempi di operazioni in corso daranno un senso compiuto a quanto sto esponendo.
Il Centro di Interpretazione del Paesaggio del Po, di Palazzo Mossi di Frassineto Po (AL), definito anche Museo Diffuso del Paesaggio del PO, è un’ottima iniziativa, che va in questa direzione, che merita di essere fatta conoscere al vasto pubblico perché ne possa fruire gratuitamente.
Il Centro è il frutto di una sinergia lungimirante che raramente si riesce a creare, tra un Ente Locale (il Comune di Frassineto, che ha messo a disposizione l’edificio storico sede del Centro), un Ente Regionale (Parco Fluviale del Po, ideatore e proponente il progetto, che ha saputo trovare i finanziamenti e realizzarlo) ed un’Associazione di Volontariato (Gruppo Gevam Onlus, Guardie Ecozoofile Volontarie Associazione del Mediterraneo, che pone a disposizione i volontari per il Centro), che si fonda oltre che su presupposti di qualità progettuale anche sulla fiducia reciproca e la collaborazione mirata a valorizzare il territorio e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche ambientali e sulla propria storia. Infatti il Centro rappresenta un primo approccio multidisciplinare che unisce soprattutto la Storia con l’Ecologia (Studio dell’Ambiente e del Paesaggio nelle varie epoche e trasformazioni) a scopo culturale e turistico, in quanto riteniamo che entrambe le discipline se maggiormente diffuse tra la popolazione, facendo rilevare quanto interagiscano tra loro, possano indurre la popolazione ad avere maggiore attenzione e rispetto per il territorio in cui vivono, che è il frutto del lavoro e delle trasformazioni indotte dalle generazioni che le hanno precedute, oltre che degli eventi naturali … oltre ad essere indotti anche a scoprirlo in prima persona, recandosi nei vari luoghi indicati nel Museo, dotati di strumenti culturali interpretativi forniti nel Museo.
Quindi come avrete capito è qualcosa di veramente innovativo che secondo me merita di essere sostenuto e comunicato nel migliore dei modi affinché tutta la popolazione del Monferrato Storico ed i turisti in visita ne siano informati e diffondano la notizia nei loro territori di competenza.
Il Centro per il momento è stato allestito solo in una prima fase, in attesa di ulteriori finanziamenti per poterlo completare, ma è già fruibile. Gli orari di apertura per questa prima fase che potremmo definire “sperimentale”, sono la seconda domenica del mese dalle ore 15 alle 18,30 e la terza domenica del mese dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30. Per visitarlo negli altri giorni occorre prenotare presso il Centro Visite del Parco, cui comunque ci si deve rivolgere per qualsiasi informazione:
Centro visite di Cascina Belvedere – Frascarolo (PV). – tel. 0384 84676 Fax 0384-84754 e-mail centro.visite@parcodelpo-vcal.it http://www.parcodelpo-vcal.it
L’approccio interdisciplinare tra la Storia e l’Ambiente è valido è di successo e sta già dando soddisfazioni e risultati, consente collaborazioni inedite ed efficaci, anche innovative e con notevoli potenzialità (ancora perlopiù inespresse). Penso ad esempio alla possibilità di attingere a tutta la documentazione e cartografie che posseggono i parchi naturali del Monferrato, non solo quello Fluviale de Po, ma anche quello di Crea (che risale come origini storiche al Rinascimento), a quello del Bosco delle Sorti della Partecipanza che risale come origini storiche al Medioevo, ecc..
Penso a quante scoperte, valutazioni, comparazioni, associazioni, analisi, intrecci, interazioni, si potranno effettuare … LINFA VITALE PER UN RICERCATORE, non solo storico …
Il secondo esempio cui accennerò infatti riguarda proprio un primo approccio sperimentale di tale natura, è infatti in corso una collaborazione tra il Circolo Culturale “Marchesi del Monferrato” (con il Gruppo Gevam Onlus come partner) ed il Parco Fluviale del Po, per condurre ricerche e sopralluoghi di matrice storica e di verifica ambientale attualizzata, che è anni luce avanti rispetto ai compartimenti stagni nei quali si rifugiano in tanti, gelosi della loro nicchia di potere e di spazio mediatico e politico e quasi incapaci di collaborare con gli altri (in antitesi con la collaborazione multidisciplinare cui ho accennato) … Potrebbe sembrare banale quanto sto dicendo, ma in una località di provincia come la nostra, attuare un modello di riferimento come quello che stiamo creando, è UN MESSAGGIO DI ASSOLUTO RILIEVO E DI NOTEVOLE VALORE INNOVATIVO, che darà presto risultati apprezzabili inerenti la Storia e l’Ambiente del Monferrato, di cui i media locali saranno informati a tempo debito.
Approfondimenti visitando il sito della Accademia Ambientale del Monferrato