L’Emozione e l’Anima

Mombello Monferrato (AL), venerdì 22 luglio 2016

L’emozione e l’anima, i tesori del Monferrato tra natura, storia e arte è stato l’argomento trattato   nella corte de La Cantinetta Resort, in occasione del Caffè Letterario, nato da un’idea di Nadia Ghizzi e Roberto Imarisio.

Sette i relatori ospiti dell’iniziativa, tutti uniti dal comune denominatore dell’amore per il Monferrato e dalla volontà nonché dall’impegno volto a valorizzarne peculiarità e bellezza.

Massimo Iaretti, in rappresentanza dell’Unione Comuni Valcerrina con delega al turismo ha esordito dicendo che “la valorizzazione del Monferrato non deve passare solo dal mangiar e bere bene, ma anche dal patrimonio storico, culturale e paesaggistico”.

Roberto Maestri, Presidente del Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, ha introdotto la storia del Monferrato sottolineandone la strategica politica matrimoniale che ha allargato i confini del Marchesato oltre ad ogni aspettativa. A Giosuè Carducci va il merito di aver riportato alla luce, alla fine dell’Ottocento, prima la leggenda e poi la storia vera di Aleramo. Dagli Aleramici ai Paleologi fino ai Gonzaga sono susseguiti numerosi cenni riferiti agli intrecci maggiormente significativi, tra questi quello con Jolanda, imperatrice d’Oriente, “l’unico incontro pacifico tra Oriente e Occidente durato per 230 anni è avvenuto in Monferrato”.

Tra i relatori, l’enologo e padrone di casa Roberto Imarisio ha posto l’attenzione sul valore della biodiversità italiana che non ha pari in tutto il mondo. “Il patrimonio artistico che oggi ci circonda”, ha detto, “lo abbiamo ereditato e per questo dobbiamo esserne responsabili, soldati che ne difendono la bellezza”.

Di bellezza nell’arte ha poi parlato Giuliana Romano Bussola trattando le opere di Guglielmo Caccia (detto il Moncalvo): “Si diceva che la sua arte parlava ai cuori”, ha sottolineato il critico d’arte.

Sebbene l’Italia sia nei primi posti tra le mete internazionali d’interesse “negli ultimi 10 anni ha perso ben 3 posti attestandosi al pari degli Emirati Arabi”, ha sottolineato il giornalista Riccardo Pizzorno. A penalizzare l’immagine del Bel Paese sarebbero le contraffazioni, i prodotti marchiati Made in Italy, ma che d’italiano talvolta banno ben poco o niente.

Sono così seguiti gli interventi di Walter Haberstumpf sulle nozze di Amedea Paleologhina, regina di Cipro, di Pierluigi Piano, che sulle ricette di Caterina Sforza Riario (tra cui i rimedi naturali portentosi con finalità simili all’odierno Viagra) e, per concludere, Blyhte Alice Raviola che ha brevemente illustrato il Monferrato gonzaghesco.

La serata è stata intervallata dalla degustazione dei nettari di Bacco di produzione locale dell’enologo Imarisio il quale, ha ricordato, che “oggi il valore culturale del vino, è diventato un plus irrinunciabile per il consumatore”.

Chiara Cane

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