Astigiani e Lombardi in Sicilia

Asti, mercoledì 12 settembre 2018 – ore 15,00
Palazzo Borello – piazza Medici n. 8

In occasione del Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or la Camera di Commercio di Asti ed il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” organizzano l’incontro:
Aleramici in Sicilia
Personaggi Astigiani e “Lombardi” protagonisti di una emigrazione medievale

Modera Efrem Bovo (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei)

Intervengono:
Roberto Maestri (Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”)
Gli Aleramici nella Sicilia Arabo-Normanna

Ezio Barbieri (Università di Pavia)
I lombardi di Corleone
Una migrazione dugentesca di un gruppo ben determinato
Una memoria volutamente sradicata nei luoghi di partenza

Riccardo Musso (Istituto Internazionale di Studi Liguri)
Gli Aleramici Del Carretto, dalla Liguria alla Sicilia

Ezio Claudio Pia (Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le Società Medievali)
Aleramici “dal Piemonte al Regno di Sicilia”.
Il contributo di Renato Bordone

Proiezione del promo del documentario:
Aleramici in Sicilia
Viaggio nel cuore della Sicilia Aleramica Normanna

Seguirà Buffet

Il Convegno prende spunto dal racconto di una emigrazione medievale dal Piemonte verso la Sicilia governata dai Normanni che coinvolse migliaia di persone impegnate a ripopolare una terra fertile ed accogliente: cominciò così una storia, durata oltre tre secoli, che vide protagonisti: nobili, commercianti, artigiani, contadini, avventurieri.
Il fenomeno migratorio inizia nell’XI secolo, quando gli abitanti provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, l’Astigiano, le Langhe e il Savonese), e da limitate aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia. Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, i Marchesi di Monferrato gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa. Nel corso della seconda metà del XIII secolo si verifica un ulteriore flusso migratorio che coinvolge l’Alessandrino, il Tortonese e l’Oltrepò.
Gli Aleramici si confrontarono con Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi conservando la loro identità ma dimostrandosi sempre aperti al confronto con altre culture. Sono oltre settanta le località Siciliane in cui risultano attestati abitanti provenienti dalla Marca Aleramica, tra cui Piazza Armerina che fu costruita nel 1163 e popolata da abitanti provenienti dai nostri territori: l’unica città fondata dagli Aleramici si trova in Sicilia!
Venne a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia: la parlata degli abitanti provenienti dal nord Italia si è mantenuta a lungo in Sicilia ed esistono ancora quattordici Comuni dove la parlata gallo-italica si è conservata nella sua forma originaria.
Aleramici in Sicilia non intende comunque limitarsi alla riscoperta, e valorizzazione, dei legami storici tra i territori, ma intende offrire un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico sotto l’egida dei siti UNESCO de I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Fondazione UNESCO Sicilia.
Il progetto prevede l’organizzazione anche di eventi dedicati alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari che furono commercializzati all’epoca: con particolare attenzione alla vite, la cui coltivazione fu rivitalizzata in Sicilia proprio a seguito dell’arrivo degli Aleramici; particolarmente importante la riscoperta del commercio dei vini in epoca medievale ed in età moderna.
In occasione del Convegno sarà anche presentata l’iniziativa – sostenuta dalla Camera di Commercio di Asti – Dalle terre degli Aleramici alla Sicilia. La migrazione “Lombarda” nella Sicilia arabo-normanna che si svolgerà in Sicilia dal 5 al 7 ottobre e che prevede appuntamenti a Palermo (dove si terrà un Convegno, una Rievocazione Storica ed una Esposizione dei Prodotti Tipici piemontesi e siciliani) a Corleone e a Piazza Armerina.

Aleramici in Sicilia è un progetto pluriennale – avviato nel giugno 2017 – ideato da Fabrizio Di Salvo e Roberto Maestri con il patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Regione Siciliana e della Regione Liguria; il progetto rientra nell’ambito delle iniziative sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dalla Fondazione CRT.

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