Beatrice tra sentimento e potere

Alessandria, venerdì 16 gennaio 2015

Il Museo Etnografico C’era una volta ha ospitato un interessante incontro inserito nel ciclo Alexandria et Mons Ferratus.
L’iniziativa è stata organizzata con la collaborazione dell’Associazione Culturale Storie del Monferrato, del Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, dell’Associazione Donne di Alessandria, dell’Associazione Orso Grigio e del CSVA Centro Servizi Volontariato provincia di Alessandria.
La presentazione è stata affidata a Massimo Taggiasco che ha introdotto gli interventi di Claudio Braggio Calventia, la città fantasma dei Templari alessandrini e di Nadia GhizziBeatrice, tra sentimento e potere; quest’ultimo intervento è stato arricchito dalle lettura di Fulvia Maldini tratte dal libro Beatrice di Tenda.
La relatrice Nadia Ghizzi ha affrontato il tema dedicato alla figura della consorte del condottiero casalese Facino Cane e che fu protagonista anche di una tormentata vicenda – proprio tra sentimento e potere – con il duca di Milano Filippo Maria Visconti. La vicenda di Beatrice Cane è stata esaminata, in modo approfondito, dalla relatrice anche nel recente volume dedicato a Facino Cane, edito dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”. L’analisi di Nadia Ghizzi ha aiutato a comprendere come Beatrice non fu solo una protagonista passiva, inserita in un quadro politico estremamente complesso, ma una figura femminile che ricoprì un ruolo di rilievo anche dal punto di vista diplomatico. La relatrice si è soffermata anche sul come la vicenda di Beatrice – a lungo erroneamente indicata come di Tenda – suscitò l’interesse di diversi autori ottocenteschi, che la videro come esempio di eroina romantica, un interesse che culminò nel noto melodramma Beatrice di Tenda opera di Vincenzo Bellini.
A concludere l’incontro gli interventi di Gianni Cellè e di Roberto Maestri.

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