Guglielmo (di Aleramo)

a cura di GIANCARLO PATRUCCO

Di lui si parla una sola volta, nei documenti che conosciamo. Siamo nell’agosto del 961. Aleramo (vedi scheda corrispondente) ha da poco sposato in seconde nozze Gerberga, figlia di Berengario II re d’Italia. I due coniugi, per celebrare l’evento e sottolineare la maternia di Gerberga sui figli di primo letto di Aleramo,  provvedono a dotare l’abbazia di Grazzano (oggi Grazzano Badoglio, nell’astigiano), fondata proprio da Aleramo, di terre e beni.
Sono presenti all’atto i figli Anselmo e Oddone, ma il documento che specifica le finalità della donazione ricorda anche il figlio morto, Guglielmo, al cui ricordo l’abbazia viene dedicata: “pro anime nostre et quondam Gulielmi qui fuit filius et filiaster atque germanus noster seu parentum nostrum mercede”, sottolineando come i monaci quotidie unusquisque pro me Aledramo et suprascripto quondam Gulielmo qui fuit filius noster missam cantent et officium faciant”.
Da ciò, possiamo arguire che Guglielmo fosse il primogenito, poiché secondo consuetudine spettava al primo figlio maschio rinverdire il nome del nonno, e che fosse morto di recente, probabilmente ancora in giovane età, senza lasciare discendenza.
Nulla sappiamo della madre, la prima moglie di Aleramo, salvo avanzare alcune ipotesi sulla sua provenienza, tra le quali la più fondata ci sembra quella di Aldo A. Settia, che avanza  per lo meno il sospetto che Aleramo avesse sposato in prime nozze una donna affine alla madre di re Ugo, attraverso la quale gli sarebbero pervenuti in dote i beni nella zona collinare a destra del Po”, beni in parte rientranti nella donazione abbaziale del 961.

Bibliografia essenziale

Benvenuto Sangiorgio, Chronicon (Cronica del Monferrato), Vernazza, Torino, 1780
Cognasso, Ricerche sulle origini aleramiche, in  Atti dell’Accademia delle scienze, Torino, 1957-58
Cognasso, Aleramo, in Dizionario biografico degli italiani, 2, Roma, 1960
Durando (a cura di), Cartario dei monasteri di Grazzano, Vezzolano, Crea e Pontestura, in Cartari minori, I, Pinerolo 1908
Durando e Druetti, Cartari minori, Biblioteca della Società Storica Subalpina, Pinerolo, 1908, XLII/1, pag, 1m doc, 1
Merlone, Gli Aleramici. Una dinastia dalle strutture pubbliche ai nuovi orientamenti territoriali(secoli IX-XI), Deputazione Subalpina di Storia Patria, Biblioteca Subalpina, CCXII, Torino, Palazzo Carignano, 1995
Merlone, Prosopografia aleramica (secolo X e prima metà del XI), in  Bollettino Storico Bibliografico Subalpino LXXXI, Deputazione Subalpina di Storia Patria, Torino, Palazzo Carignano, 1983
Pistarino, L’atto di fondazione di Santa Giustina di Sezzadio, in Rivista di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti, Alessandria, 1954
Settia, Nel “Monferrato” originario, I luoghi, il nome e il primo radicamento aleramico. Rettifiche e nuove ipotesi, in Rivista di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti, Alessandria, 2013