Alessandria – Presentazione progetto Listen

Alessandria, 29 ottobre 2010

Valorizzare e sviluppare le potenzialità turistiche dei territori rurali di Alessandria senza perdere di vista la sostenibilità ambientale: è lo scopo di “Listen to the voice of Villages”, un progetto triennale che intende creare una rete europea di territori in cui promuovere il turismo e far sì che le ricchezze naturalistiche-paesaggistiche e storico-culturali diventino il motore trainante dell’economia locale. I comuni della provincia di Alessandria interessati sono ventisette, con una popolazione di oltre trentamila persone, alla ricerca di maggiore visibilità in collaborazione con partner europei. A queste realtà territoriali si aggiungono attività ricettive, commerciali, artigianali inserite in un contesto economicamente rilevante con un patrimonio turistico e ambientale da potenziare e valorizzare.

Il progetto è stato presentato nella mattinata di venerdì 29 ottobre presso la sala del Consiglio Comunale di Alessandria, alla presenza dei sindaci interessati, da Umberto Fava, direttore della Società Consortile Langhe Monferrato Roero, dopo l’introduzione di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria, e i saluti del Sindaco Piercarlo Fabbio, dell’Europarlamentare Oreste Rossi, del Vice Presidente e Assessore provinciale alla Cultura Rita Rossa e del Vicepresidente del Consiglio Regionale Riccardo Molinari.

Il progetto prevede la realizzazione di due itinerari: uno ad Ovest di Alessandria, “I confini del Marchesato di Monferrato”, e uno ad Est, “Marengo, tra papa Ghislieri e Napoleone Bonaparte”, come illustrato da Roberto Maestri, presidente del Circolo culturale “Marchesi del Monferrato” partner culturale del progetto realizzato grazie alla collaborazione dei soci Massimo Carcione, Simona Dinapoli, Nadia Ghizzi, Carlo Ponzano, Lucia Zanaboni.

Sono state poi affrontate le sinergie possibili con l’amministratore delegato Arenaways Giuseppe Arena e la promozione degli itinerari con Alexala l’Agenzia Turistica della provincia di Alessandria.

Alessandria è storicamente caratterizzata dal fatto che la sua provincia – ha sottolineato Roberto Maestri, presidente del Circolo culturale “I Marchesi del Monferrato” – le ha sempre riconosciuto con grande difficoltà il ruolo di capoluogo; i sei Comuni così detti “centro-zona”, cioè Casale Monferrato, Valenza, Tortona, Novi Ligure, Ovada e Acqui Terme hanno tutti avuto per diverse ragioni storico-politiche una storia diversa e in molti casi più antica e prestigiosa di Alessandria. Per questa ragione la gran parte dei Comuni della provincia si sentono e si definiscono appartenenti alle diverse aree che rispettivamente fanno riferimento a questi centri, per ragioni di comunanza storica e amministrativa, ma anche per ragioni più tradizionali come le Diocesi o i mercati, o più recentemente per motivi istituzionali come i comprensori regionali, i diversi consorzi amministrativi o le reti di biblioteche. Paradossalmente, invece, Alessandria non ha mai avuto un suo vero e proprio territorio di riferimento, benché ci sia tutta un’area identificabile con la bassa Valle del Tanaro e le prime colline circostanti ad essa che anche solo per necessità gravita sul capoluogo; il fatto poi che il Comune abbia un territorio così vasto, con numerose frazioni anche di dimensioni rilevanti determina un rapporto controverso e non sempre felice anche tra il centro città e il suo contado. Se si vuole trovare una giustificazione storica a questo strano fenomeno è sufficiente guardare le antiche carte politiche di quest’area, dalle quali si può vedere facilmente che il confine del Marchesato del Monferrato contornava da tre lati e molto da vicino la città, che per gran parte della sua storia è invece stata sottomessa a Milano e alle sue diverse Signorie italiane o straniere. Nondimeno, ci sono tutta una serie di forti legami storici tra le frazioni e i Comuni che gravitano su Alessandria e il capoluogo, e che trovano quasi sempre un riscontro nel suo sistema museale cittadino: S. Pio V a Bosco Marengo, Napoleone a Marengo, Giuseppe Borsalino a Pecetto di Valenza, Carlo Carrà a Quargnento, per arrivare a Carlo Leva a Bergamasco. Se poi si aggiungono altri più antichi e altrettanto importanti riferimenti, come il sito romano di Villa del Foro, il ciclo di affreschi medioevali di Frugarolo o l’abbazia aleramica di Sezzadio, ma soprattutto il sistema di fortezze sette-ottocentesche che la contorna, ci rendiamo conto che i dintorni di Alessandria hanno un appeal turistico di grandissima rilevanza e interesse.

Dopo la realizzazione di diversi tavoli di lavoro tra i Comuni nei mesi invernali, un successivo bilancio sull’attuazione del progetto pilota verrà fatto a marzo 2011 ad Alessandria nell’ambito del convegno internazionale sul turismo sostenibile nelle aree rurali. Al seminario parteciperanno amministratori ed esperti del settore delle regioni europee coinvolte nella rete: la Provincia di Trento, la Slovenia, la Provincia di Bohemian Switzerland nella Repubblica Ceca, la Regione Opolskie in Polonia, il Distretto di Forcheim in Germania, l’Università di Vienna in Austria. Tra aprile ed ottobre poi, verranno sperimentate le potenzialità turistiche individuali e promozionali, e la sostenibilità del progetto.

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