Monferrato: i volti di un territorio con vocazione internazionale

Villadeati (AL), sabato 12 ottobre 2013

Una gremitissima chiesa di San Remigio è stata l’incantevole cornice di uno degli appuntamenti più attesi del Circolo culturale “I Marchesi del Monferrato”, intitolato Monferrato: i volti di un territorio con vocazione internazionale.
Ad aprire i lavori, che sono stati moderati dal giornalista alessandrino Efrem Bovo, ed introdotti dalla presidente di Aleramo onlus Maria Rita Mottola è stato il tradizionale saluto del Sindaco Francesco Azzalin, che si è soffermato anche sul lavoro di recupero che ha portato alla bella location di San Remigio.
Ha portato il saluto l’On. Cristina Bargero, sempre presente alle iniziative culturali del nostro territorio; fortissima la presenza di autorità e amministratori locali: Corrado Calvo per la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il consigliere regionale Marco BottaGiorgio Demezzi sindaco di Casale, Aldo Fara sindaco di Moncalvo, Paola Robottisindaco di Valmacca, Aldo Visca sindaco di Cerrina, Luca Beccaria di Camagna, Luca Rossi di Valenza, Laura Beccaria di Ozzano e molti altri ancora.
Gli interventi, tutti tenuti da relatori di elevatissimo spessore, si sono poi susseguiti così: Roberto Maestri,  ha  esposto  l’argomento  principe,  ovvero  il  Monferrato  quale  territorio  al  centro dell’Europa per la sua importanza strategica di passaggio dalla Liguria alle Fiandre; il professor Alberto Cottino, ha parlato di Orsola Caccia, figlia del più famoso Guglielmo, detto “il Moncalvo”, che si meritò l’aggettivo di “Gentileschi del Monferrato”. Scoppiettante(è proprio il caso di dirlo), la volta di Eugenio Garoglio, che, con la picca in mano, ha parlato di Villadeati e il suo castello nel Monferrato dei Gonzaga, introducendo anche il gruppo di rievocazione storica degli Archibugieri di Monferrato. Marco Devecchi ha esposto le trasformazioni del paesaggio agrario del Monferrato dal Seicento all’attualità, facendo scoprire al pubblico che la scelta dell’ormai famosissima vite, fu dovuta anche all’impossibilità di continuare la produzione di ulivi per le temperature troppo rigide. Franca Mollo di Castelli Aperti ha raccontato l’avventura di questo network di castelli e paesaggi. Massimo Marchese, del Centro Italiano di Musica Antica, ha poi parlato della figura di Gabriele Fallamero, gentiluomo alessandrino al servizio della potentissima famiglia dei Guasco, regalando anche un momento musicale con due canzoni di fine Cinquecento; l’editore Lorenzo Fornaca ha avuto modo di esporre le vicende legate alla redazione delle storie del Monferrato raccontata attraverso i libri. Massimo Biglia dell’associazione C‘era una volta e del progetto Memo, Memorie del MonferratoGiuseppe Fassino dell’Italian Wine Travels di Castelnuovo don Bosco – con il supporto di Andrea Desana – ha infine parlato dei viaggi nel complesso universo vitivinicolo italiano ed estero.
A movimentare la conclusione della giornata di studi, gli  Archibugieri di Monferrato hanno “dato fuoco alle polveri” e sparato qualche colpo di moschetto per gli astanti.
La riuscita manifestazione si è conclusa con un sontuoso rinfresco organizzato da Aleramo onlus.

Luca Beccaria

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