Guglielmo VII Signore di Alba

Alba (CN), venerdì 10 aprile 2015

Ricordare la presenza dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero – per un periodo di oltre quattro secoli – è stato il tema del convegno tenutosi presso laChiesa di San Giuseppe sede del Centro Culturale san Giuseppe, infatti, il titolo dell’incontro era Guglielmo VII Signore di AlbaIl ritorno dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero.
A introdurre l’incontro è stato Roberto Cerrato (presidente del Centro Studi sul Paesaggio Culturale delle Langhe e Site Manager della Associazione per il Patrimonio UNESCO) sono seguiti gli interventi di Roberto Maestri (Circolo Culturale I Marchesi del MonferratoL’arrivo di un principe “europeo” nell’AlbeseWalter Haberstumpf (Centro di Ricerca sulle Istituzioni e le Società MedievaliAlle origini della venuta dei Paleologi: il progetto matrimoniale di Guglielmo VIIMassimo Carcione (Institut d’Etudes Politiques de Grenoble, PACTEItinerari, reti e sistemi di valorizzazione del territorio di Langhe e Monferrato.
Nel corso dell’incontro è stato ricordato come il marchese di Monferrato Guglielmo VII rivestì un ruolo di primo piano tra i più illustri principi del Duecento tanto da meritarsi l’immortalità grazie ai versi che gli dedicò Dante Alighieri nel VII canto del Purgatorio.
Malgrado ciò la fama del “Gran Marchese” resta confinata all’episodio più inglorioso della sua vita: la cattura, con l’inganno, da parte degli Alessandrini e la prigionia “in una gabbia” che pose fine alla sua esistenza. Davvero poca cosa se confrontata a un arco temporale di una trentina di anni in cui Guglielmo recitò un ruolo da protagonista nell’Italia nord occidentale, divenendo signore o capitano d’importanti Comuni quali oltre a Alba: Alessandria, Asti, Brescia, Casale, Como, Cremona, Genova, Ivrea, Lodi, Mantova, Milano, Novara, Pavia, Torino, Vercelli, Verona; svolgendo un’incessante attività politica anche in ambito francese e spagnolo e ponendo le basi, attraverso il matrimonio della figlia, per la venuta in Monferrato dei Paleologo, imperatori di Bisanzio.
Guglielmo VII non fu solo il Signore di una piccola realtà territoriale, ma un uomo con un grande progetto: quello di diventare il punto politico di riferimento in un’area sovra regionale; il progetto riuscì solo in parte, le ristrettezze economiche in cui si dibatteva il Monferrato nel Duecento non potevano consentirgli di rendere concreto il suo sogno, ma di sognare sì.

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