Moncalvo al tempo dei Gonzaga

Moncalvo (AT), sabato 12 settembre

Ha riscosso un successo assolutamente superiore alle previsioni il Convegno organizzato dal Comune di Moncalvo in collaborazione con l’associazione Guglielmo Caccia ‘detto il   Moncalvo’ e Orsola Cacciae il Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato. Tema del Convegno: Moncalvo al tempo dei Gonzaga.

Ad aprire i lavori, è stato l’Assessore comunale Andrea Monti presidente dell’Associazione organizzatrice.
Andrea Monti ha poi colto l’occasione di ricordare il 450° anniversario della redazione degli Statuti della città di Moncalvo trattandone la genesi e soffermandosi sulle Attività economiche nel moncalvese tra il Cinquecento ed il Seicento.
A seguire l’intervento di Roberto Maestri che ha presentato il volume Storia al femminile dei Ducati di Mantova e di Monferrato di Carlo Ferraris. Il volume affronta un tema di grande fascino, quello della “Storia al femminile”, un tema in cui già i Marchesi di Monferrato di stirpe Aleramica seppero eccellere legando i propri destini a quelli di principesse d’illustri casate in ambito non solo italiano ma, spesso, europeo.
Quest’attenta strategia matrimoniale rappresentò un prezioso strumento per il rafforzamento del potere dei marchesi nei secoli e fu efficacemente adottato anche dalla dinastia dei Gonzaga di Mantova che, a partire dal 1536, esercitò il potere in Monferrato fino al 1708 quando la Storia del Monferrato si concluse per confluire in quella sabauda. È oggi più che mai importante ricordare il rapporto esistente tra il nostro Monferrato e il Mantovano; entrambi territori Patrimonio dell’Unesco: Mantova e Sabbioneta dal 2008, i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato dal 2014. Il volume rappresenta un ottimo strumento per ricordare questa storia in comune che stiamo riscoprendo, dopo tre secoli di quasi assoluto silenzio.
A concludere il riuscito incontro, l’intervento su Guglielmo e Orsola Maddalena Caccia: due grandi artisti della Moncalvo dei Gonzaga a cura di Andrea Monti. Il relatore ha illustrato due dipinti soffermandosi sull’analisi di particolari curiosi e di difficile lettura nel caso di una superficiale osservazione.
Al termine è stato offerto un gradito rinfresco con i prodotti tipici del territorio.

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