Nec ferro nec igne

Vignale Monferrato (AL) sabato 3 marzo 2012 – ore 17,00

Cos’hanno in comune Ferdinando I Gonzaga Duca di Mantova, il Grignolino e un petauro dello zucchero? La risposta è: un libro, di cui è protagonista un giornalista enogastronomico per caso trasformato in investigatore del passato. Il libro, che sarà edito dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” di Alessandria – con il contributo di Fondazione CRAL e Fondazione CRT – è stato presentato in anteprima a Vignale sabato 3 marzo nel contesto di “Golosaria tra i castelli del Monferrato”, rassegna di cultura e gusto ideata da Paolo Massobrio. Autrice è la giornalista Cinzia Montagna. Il titolo: “Nec  ferro nec igne – Nel segno di Camilla”. Tema portante: la vicenda di Camilla Faà (1599 – 1662) nata a Casale, Contessa di Bruno, Marchesa di Mombaruzzo e sposa del Duca Ferdinando in “finte nozze”, teatralmente organizzate dallo stesso Duca. La presentazione ufficiale del libro avverrà il prossimo 11 maggio durante il Salone internazionale del libro di Torino, ma già sabato scorso l’ “assaggio” dei contenuti ha richiamato a Vignale più di 100 persone presso Villa Morneto.  A introdurre l’opera è stato Paolo Massobrio, che ha sottolineato quanto la vicenda narrata si presti a diventare una sceneggiatura per un film grazie ai suoi contenuti e per la sua effettiva storicità , che collega il Monferrato al Ducato di Mantova. Roberto Maestri, presidente del Circolo “I Marchesi del Monferrato”, tratteggiando la figura storica di Ferdinando Gonzaga, ha rimarcato come per la prima volta il Circolo abbia deciso di pubblicare un testo che esula dalla saggistica per rientrare nel genere del romanzo storico, in chiave attualizzata, contribuendo alla divulgazione della storia del Monferrato.  E’ stata poi l’autrice, Cinzia Montagna, a proporre una sintesi della trama. Voce narrante è quella di un giornalista del settore vino e cibo. Del giornalista non viene mai indicato il nome per tutta la narrazione, “poiché- come indicato dall’autrice – riunisce le caratteristiche di più nomi operativi nel settore”. Sarà lui, venuto a conoscenza della vicenda di Camilla in modo casuale, ad approfondirne lo svolgimento su basi documentarie.  Nella sua ricerca, il protagonista ricostruirà anche la storia della famiglia Faà, tutt’ora esistente nel ramo discendente diretto e di cui il titolo del libro costituisce il motto, e si soffermerà su un ritratto della “Duchessa”, finora mai pubblicato. Sarà proprio il ritratto la chiave di volta per comprendere l’intera vicenda del contrasto amore fra Ferdinando e Camilla. Ad affiancare il giornalista nella sua ricerca sono personaggi inventati ma anche esistenti e che, nei fatti, hanno collaborato con la Montagna nel reperimento di fonti e documenti: da Franco Scrivanti, ricercatore di Bruno, a Carlo Ferraris, storico di Vignale, da Angelo Soave, vicesindaco di Bruno, allo stesso Roberto Maestri. Il risultato è un libro con più chiavi di lettura e su più stili, che coniuga epistole conservate in archivio a e-mail dei nostri giorni, rendendo “documento”, accanto allo straordinario manoscritto autobiografico composto da Camilla Faà, gli SMS che il protagonista scambia con i suoi contatti. Compagno di viaggio del giornalista nella sua ricerca è un animale da compagnia di provenienza esotica: il petauro dello zucchero, marsupiale di piccole dimensioni, che nel libro è femmina e si chiama Gridonia.

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