Quando Monastero era al centro dell’Europa

Monastero Bormida (AT), domenica 19 ottobre 2014

Alle vicende di Monastero nel Seicento, è stato dedicato il convegno Quando Monastero era al centro dell’Europa che si è tenuto presso il Museo del Monastero.
Il convegno è stato inserito nel calendario della mostra Il Monferrato. 500 anni di arte – Grandi artisti in un piccolo Stato e delle Celebrazioni per il IV Centenario dell’investitura di Ferdinando Gonzaga a Duca di Mantova e di Monferratocurate dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, con il patrocinio della Regione Piemonte, Regione Lombardia, Consiglio Regionale del Piemonte e delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo, Pavia, Torino, Vercelli e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Fondazione CRT.
Dopo il saluto del Sindaco Ambrogio Spiota, il convegno è stato introdotto da Lorenzo Zunino, sono quindi seguiti gli interventi di Roberto Maestri Ritratto di un principe del Rinascimento: Ferdinando Gonzaga duca di Mantova e di Monferrato; Angelo Arata Strade e conflitti nell’Acquese del SeicentoEugenio Garoglio Archibugieri di Monferrato; Le fanterie del ‘600 durante le guerre del MonferratoMarco Devecchi Le trasformazioni del paesaggio agrario del Basso Piemonte: dal medioevo all’attualità; Gianfranco Cuttica di Revigliasco Due intrusi “discreti” nel mito soleriano del XIX secolo.
L’investitura imperiale di Ferdinando Gonzaga a Duca di Mantova e di Monferrato rappresenta l’occasione per ricordare come, agli inizi del Seicento, il Monferrato venga a trovarsi al centro della politica europea che contrappone la Francia alla Spagna. Il controllo del Monferrato è indispensabile per ottenere quello dell’Europa, infatti, il Monferrato rappresenta l’unica via di comunicazione per la Spagna per raggiungere, dal porto di Finale Ligure, Milano e da qui raggiungere le Fiandre. Le guerre per la successione del Ducato di Mantova e Monferrato rappresentano un’appendice alla guerra dei Trent’anni le cui conseguenze sono pagate soprattutto dagli abitanti del nostro Monferrato. Il protagonista di quest’epoca è il duca Ferdinando Gonzaga, uomo straordinariamente colto, tanto da parlare correttamente sei lingue, ben introdotto presso la corte di Parigi, già Cardinale e poi, in seguito alla morte del fratello maggiore, Duca. Ferdinando è un uomo del suo tempo, con le sue debolezze, s’innamora perdutamente di Camilla Faà. La chiave per il controllo dell’Italia è l’inespugnabile cittadella di Casale – la più importante piazzaforte europea – che resiste ad ogni assedio, come efficacemente ricordato da Manzoni ne “I Promessi Sposi” e da Umberto Eco ne “L’isola del giorno prima”.
Al termine delle relazioni, accompagnate da proiezioni multimediali, il Comune ha offerto un graditissimo rinfresco e la visita della Mostra.

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