Bottazzo Giovanni Iacopo

(Bottazzi, Bottacio, Boccacio),  di P. Floriani in Dizionario biografico degli italiani, Cfr. www.treccani.it

Nacque a Montecastello (Alessandria), probabilmente nei primi anni del sec. XVI.
La tradizione lo considera nativo di Casale, per quanto nella lettera di dedica dei suoi Dialogi maritimi egli stesso dichiari la sua patria d’origine. Nel terzo dei Dialogi stessi il B. narra alcune vicende giovanili (di cui non è traccia nei biografi): in seguito a un infelice amore, al termine dell’adolescenza, egli sarebbe stato allontanato “dal patrio nido” e, trovato in Casale un compagno e una guida in un maestro siciliano, con lui avrebbe a lungo viaggiato, acquistando esperienze di uomini e di cose. La sua fama di dotto, al ritorno dai viaggi narrati dal dialogo, doveva essere saldamente stabilita, se nel 1540 lo troviamo tra i fondatori (insieme con Niccolò Franco, da poco giunto da Venezia) dell’Accademia degli Argonauti, dove prese il nome di Nausitheo; anzi, quando il Franco lasciò Casale, il B. lo sostituì a capo dell’Accademia. Del 1547 è la pubblicazione dei Dialogi maritimi di M. G. I. Bottazzo. Et alcune rime maritime di M. Nicolo Franco,et d’altri diversi spiriti,dell’Academia de gli Argonauti, in Mantova, per Iacopo Ruffinelli.

Vi sono tre dialoghi di argomento geografico, e ve n’è annunciato un quarto su Alessandro Magno, rimandato a una successiva stampa, e di cui è pure menzione in una lettera al marchese di Pescara (tra le sei del B. raccolte in Lettere volgari di diversi gentilhuomini del Monferrato, a cura di M. Stefano Guazzo, Brescia 1566).

Circa in questi anni, con tutta probabilità, egli fu incaricato dell’educazione di Isabella Gonzaga, figlia di Federico II e di Margherita Paleologo, futura sposa di Francesco Ferdinando d’Avalos, marchese di Pescara; per questo matrimonio il B. pubblicò, nel 1554, un Epithalamium in esametri, e per la sua pupilla Argonavis in laudem Argonautarum Academiae Casalensis ad illustrissimam et excellentissimam D. Isabellam Gonzagam.Questi meriti “cortigiani” concorsero forse a far nominare il B. cavaliere dello Speron d’Oro; col titolo di cavaliere, che ormai accompagna sempre il suo nome, il B. partecipa ancora a un omaggio fatto ai Gonzaga; nel 1562 era nata a Casale, per iniziativa di Stefano Guazzo, la nuova Accademia degli Illustrati, destinata a vita più lunga della precedente, e non era mancata l’adesione del B. che, col nome di Pensoso, concorse con un sonetto, una ode latina ed un epigramma alla raccolta di versi per la morte di Margherita Paleologo (Le lacrime degli Illustrati academici di Casale,in morte della Ill.ma et Eccel.ma Madama M. P.,Duchessa di Mantova et Marchesana del Monferrato, Torino 1567).
Questa è l’ultima testimonianza diretta sul B.; il quale però era forse ancora vivo nel 1574, anno di pubblicazione della Civil Conversazione di Stefano Guazzo: nel quarto libro di tale opera si narra a mo’ d’esempio una “civil conversazione” avvenuta a Casale durante una visita a tale città di Vespasiano Gonzaga; tra i convitati è il “Cavalier Bottazzo” che si presta argutamente alle bonarie ironie della compagnia, scherzando sulla propria vecchiezza, miopia e corpulenza, sempre mantenendo una socievole compostezza e misura.

Fonti e Bibl.: L. Torre, Scrittori monferrini…, Casale Monferrato 1898, p. 17; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d’Italia, II, 3, Brescia 1762, p. 1888; I. Affò, Mem. di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga, Parma 1787, p. 78; G. Tiraboschi, Storia della lett. ital., Venezia 1795-96, VII, pp. 182 s.; V. Lancetti, Biografia cremonese, Milano 1819-22, II, p. 530; F. Valerani, Le Accademie di Casale nei secc. XVI e XVII, Alessandria 1908, passim;D. E. Rhodes, A Bibliography of Mantua, in La Bibliofilia, LVIII (1956), pp. 173-174.