Campana Cesare

A cura di Pierluigi Piano

Nacque attorno al 1540 all’Aquila, da una famiglia della nobiltà locale. Attorno al 1572 si trasferì a Vicenza, nel seminario di quella città nel 1578 insegnò grammatica. Nel 1582 passò a Legnago come precettore della scuola pubblica collo stipendio di 120 ducati annui e la facoltà di tenere in casa quanti scolari desiderasse. Nel 1583 fu proclamato cittadino onorario e l’anno successivo il Consiglio gli aumentò lo stipendio. Nel 1587 lasciata Legnago si trasferì nuovamente a Vicenza. Da qui si sposta periodicamente a Venezia, a Verona e a Legnago. In qualità di precettore nel 1593 – 94 risiede ad Este. A Vicenza,  dove costantemente risiede dopo questa esperienza, fu impegnato nella stesura dei suoi voluminosi lavori. Si spegnerà a Vicenza nel 1606.

L’opera storiografica del Campana presa da noi in considerazione è parte complementare degli Arbori delle famiglie le quali hanno signoreggiato con diversi titoli in Mantova, fino a’ tempi nostri, e principalmente della GUNZAGA la quale abbraccia il dominio di molti paesi, In Mantova, per Francesco Osanna, Stampator Ducale, MDXC; ; con dedica a Vincenzo Gonzaga «Duca IIII. di Mantova, e II. di Monferrato».

Arbori delle tre Famiglie Aledrama, Paleologa e Gonzaga le quali n(o)n hora han ritenuta la Signoria nel MONFERRATO, prima con titolo di Marchese, indi di Duca, ne’ quali, per via di breve discorso si narra, quanto particolarmente ciascun disceso da dette nobilissime Famiglie ha operato, degno di memoria in pace, et in guerra, sin’a quest’anno MDXC. Il tutto da varie historie raccolto, e con ogni diligenza ordinato, da Cesare Campana, In Mantova, Per Francesco Osanna, Stampator Ducale.

Scrive il Benzoni nella scheda Biografica stesa per il Dizionario Biografico degli Italiani ( Vol. 17, Roma 1974, pp. 331 – 334): “Soprattutto le opere storiche offrirono i risultati più ponderosi e, malgrado la sciatta stesura, più graditi al pubblico delle fatiche del Campana, al quale vanno, ad ogni modo, riconosciuti un certo scrupolo di documentazione ed una certa diligenza nell’informarsi, preoccupato com’era di reperire il maggior numero di «testimonianze» dirette: «istruttioni» di «persone segnalate», «lettere particolari», «ragionamenti … a bocca».

I trattati sopra citati sono stati oggetto di una ristampa anastatica di Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese, 1980.